Parchi a portata di click con l’APP GIS “PARKSNetwork Genova”

Question

PARKSNetwork Genova”; un applicativo GIS (Geographic Information System) OpenSource per la gestione digitale delle reti sentieristiche dei Parchi di Genova e Provincia.

AREA DI INTERESSE/CATEGORIA

Alfabetizzazione Digitale

COMPOSIZIONE GRUPPO DI LAVORO

  • N° 1 sviluppatore PyQT Designer a supporto
  • N° 2 mappatori/analisti OpenStreetMap da remoto
  • N°1 analista QGIS e PostGIS da remoto

Risorse* ideali:

  • N° 1 sviluppatore PyQT Designer a supporto
  • N° 2 mappatori/analisti OpenStreetMap da remoto
  • N° 1 analista QGIS e PostGIS da remoto
  • N° 1 rilevatore GPS mobile.

N.B: 1 persona può anche svolgere contemporaneamente diverse mansioni; io ad esempio posso occuparmi di 2 (+ 1 eventuale) posizioni; mappatore OSM, analista QGIS-PostGIS (e eventuale rilevatore GPS mobile).

Note*: è più che sufficiente che le risorse abbiano competenze basiche con le tecnologie indicate e di certo non elevate/senior. Anche nell’ipotesi ideale potrebbe essere sufficiente l’apporto di 3 persone + il supporto nello sviluppo PyQT del Plugin.

OBIETTIVI

Video dimostrativo (a questo link); esempio di applicazione del Plugin di QGIS “PARKSNetwork” da parte di un utente potenziale turista.

L’obiettivo di questo progetto è quello di adattare e implementare un applicativo GIS Open-source già esistente (sviluppato e applicato dal sottoscritto in forma sperimentale sul Territorio attraversato dai sentieri del Parco delle Colline Torinesi e del Po – CollinaPO) e capace di gestire in modo digitale e georeferenziato, le reti sentieristiche dei Parchi di Genova e Provincia.

L’applicativo di partenza si chiama “PARKSNetwork” ed è un Plugin di QGIS. Ad oggi tale Plugin (ovvero “un’estensione”, una nuova funzionalità del noto software open-source QGIS per l’analisi delle informazioni geografiche) è funzionale al 60/70% delle sue potenzialità.

Il Plugin permette ad un utente con competenze basiche di QGIS di progettare, analizzare, monitorare e gestire i sentieri che attraversano un qualsiasi luogo. Come dati sono stati utilizzati quelli di OpenStreetMap, del Geoportale Regione Piemonte (quindi del Web-GIS del Piano Paesaggistico e Territoriale Regionale) e quelli forniti dal CAI. Tutti i dati, così come le tecnologie descritte nei paragrafi successivi sono “open”, quindi di pubblico accesso e utilizzo.

Da un’interfaccia grafica a “finestra” è possibile selezionare delle specifiche voci che lanciano in automatico delle interrogazioni spaziali di vario tipo e genere. Ciò è reso possibile grazie all’integrazione del Progetto QGIS con un Geodatabase progettato e strutturato in PostGIS (un noto Gestore OpenSource di Geodatabase che si chiama PostGreSQL e in cui viene attivata l’estensione geospaziale “postgis” per l’appunto) e con del codice scritto in Python e associato ai vari oggetti delle interfacce grafiche del Plugin, realizzate con QT Designer/Creator.

Grazie al coinvolgimento di Open Genova e i suoi Partner sarebbe anche possibile sfruttare al 100% le potenzialità del Plugin, risolvendo delle disfunzionalità e implementandolo. Tale applicativo verrebbe poi rilasciato come strumento free e lo potrebbe poi utilizzare qualsiasi utente QGIS. Chiaramente sarebbe poi però di esclusiva e specifica applicazione alla realtà genovese.

Tale Applicativo GIS Open-source è stato realizzato all’interno del ProjectWork di un Master Universitario che ho concluso a fine Gennaio 2017. Il Master era focalizzato sulle nuove tecniche per la valorizzazione del nostro Patrimonio culturale, paesaggistico e enogastronomico.

Vi hanno collaborato, seguendomi nelle fasi di raccolta delle informazioni territoriali e della loro comprensione, oltre che in quelle di progettazione del lavoro, la Presidentessa del Master stesso, un Professore di un’Ente di Ricerca canadese e un Tecnico del Parco CollinaPO.

L’Applicativo è stato poi anche presentato e discusso durante il recente Convegno Nazionale FOSS4G, tenutosi a Genova nel mese di Febbraio.

Video descrittivo (a questo link) delle funzionalità innovative del Plugin QGIS PARKSNetwork.

immagini che non mi lascia inserire; screen-shots interfacce grafiche del Plugin.

REALIZZAZIONE

Le fasi di realizzazione del progetto possono variare ed essere più o meno articolate a seconda del numero di partecipanti e della loro disponibilità in termini logistici e di tempo. Da parte mia c’è massima e piena disponibilità. Di seguito elenco le fasi di uno scenario con un gruppo di lavoro costituito dalle risorse essenziali, evidenziando quando esse possono essere implementate, potendo poggiare anche sulle “risorse ideali”.

  1. Condivisione di tutto il lavoro realizzato ad oggi e spiegazione del suo funzionamento e dei passaggi svolti per realizzarlo, compresi gli aspetti tecnici inerenti QGIS, PostGIS e PyQT Designer.

  2. Progettazione della procedura di adattamento del Plugin alla realtà dei Parchi di Genova e Provincia.

  3. Organizzazione e scelta metodologica nello svolgimento del lavoro. Sarà importante stabilire quali caratteristiche standard dovranno avere tutte le reti sentieristiche, per poterle poi gestire al meglio, così come progettare correttamente i legami e le relazioni che intercorrono tra gli elementi territoriali di ognuna di esse, all’interno di ogni Parco. Sarà indispensabile partire dalla progettazione del Geodatabase prima di qualsiasi cosa, perchè diventerà l’ossatura del plugin. Se si opta per mantenere la logica con cui è strutturato e funziona OpenStreetMap allora il lavoro sarà più semplice. Nel caso studio del Parco CollinaPO il plugin segue appieno tale logica.

  4. Dopo essersi confrontati con i Parchi stessi riguardo le informazioni di partenza disponibili e gli obiettivi, sarà poi necessario iniziare a procedere in modo pratico. I dati da importare in QGIS e quindi in PostGIS possono derivare anche esclusivamente dalla Banca dati OpenStreetMap. In quest’ipotesi basterà utilizzare il web-tools di interrogazione spaziale OSM Overpass Turbo, andando a identificare tutti i sentieri presenti (e che quindi qualche altro utente ha già mappato) e i servizi turistici o le caratteristiche paesaggistiche (etc..) annesse. I sentieri che mancano possono essere creati da remoto, mappandoli su OpenStreetMap stesso e quindi affidandosi alle tracce delle basi cartografiche satellitari o tecniche, oppure direttamente su QGIS in locale e su basi cartografiche raster e WMS messe liberamente a disposizione della Regione Liguria tramite relativo Geoportale regionale. Non è indispensabile rilevarli con GPS. Se si dispone delle risorse ideali allora ciò può essere fatto e di conseguenza anche il lavoro risulterebbe molto più esaustivo. Le eventuali procedure di rilevamento possono essere facilmente eseguite utilizzando APP GPS Mobile free come “Geopaparazzi Android” e “Avenza Maps Windows Phone”, applicazioni molto efficienti nel rilevare tracce GPX e relative informazioni e punti di interesse direttamente sul campo.

  5. I Dati rilevati con GPS e/o esportati da OpenStreetMap/Geoportale andranno importati e rielaborati (utilizzando principalmente le funzioni di Geoprocessing) in QGIS, quindi inseriti e strutturati nel Geodatabase già esistente e progettato all’inizio. Sarà poi possibile, diponendo di maggiori risorse, anche associare ad ogni tragitto sentieristico il suo relativo Key Map/Key Sequence di Mapillary, se viene anche fotomappato oltre che mappato. In questo modo si potrebbe anche navigare all’interno dei tragitti sentieristici un po’ come avviene con le strade in Google Map tramite il noto Google Street View. Anche Mapillary è Open-source e l’aspetto interessante è che si integra perfettamente con OpenStreetMap.

  6. A questo punto sarà necessario sistemare il Geodatabase quindi le tabelle che identificano ogni sentiero e oggetto relazionato. Ci sarà da modificare il nome dei campi o aggiungerne di nuovi, quindi inserire/aggiornare le informazioni nelle celle e così via. Questa fase potrà essere anche abbastanza “scarna” e quindi veloce, oppure potrà essere molto dettagliata e articolata.

  7. In questa fase, disponendo sia del Progetto QGIS finale che del Geodatabase completo, si dovrà riprendere lo “scheletro” del codice Python già realizzato e presente e quindi riapplicarlo e/o implementarlo. Anche in questa fase il lavoro può essere fatto in modo più o meno esaustivo. Questa fase è quella forse anche più onerosa, dato che personalmente non sono un esperto programmatore. Quello che ho scritto, con l’aiuto di mio Padre oltretutto, consente semplicemente di interconnettere il Plugin QGIS con il Geodatabase PostGIS e poi di lanciare in automatico specifiche Query SQL già create. Chiaramente tutto ciò soggiace ad un’unica interfaccia grafica, dove sono presenti pulsanti, check-box, menu’ a tendina che una volta che vengono azionati con il mouse, fanno partire il codice python che esegue le query SQL pre-realizzate nel Geodatabase. Per realizzarle ho usato in particolar modo lo strumento di “costruzione grafica delle query”, che consente di realizzare i legami tra le tabelle senza dover scrivere codice SQL, esattamente come avviene in MS Access per chi lo conosce.

  8. Terminato il lavoro si disporrà del nuovo Plugin QGIS “PARKSNetwork Genova”, che dovrà essere formalmente pubblicato di modo che possa essere installabile liberamente e da qualsiasi utente QGIS. Riguardo la sua licenza di utilizzo si può anche decidere con gli Ente Parco e le PA di limitarne il suo utilizzo solo a chi è residente a Genova e/o solo a chi lavora nei Parchi stessi ad esempio. I risultati dei suoi diversi ambiti di applicazione potranno essere condivisi su un Web-GIS (consiglio sempre la pubblicazione online tramite Plugin QGIS Cloud) o rilasciati in una moltitudine di diversi formati, da quello cartaceo a quelli digitali tradizionali (PDF, JPG, etc..) piuttosto che in quelli tecnici e più specifici del Mondo GIS, ovvero lo SHAPE, il GEOJSON, il GEOTIF e così via..

  9. L’Evento finale prevederà la presentazione del Plugin a tutti i soggetti coinvolti durante la realizzazione del progetto. Sarà anche un’occasione per eventualmente discutere sulla possibilità di far nascere una versione mobile del Plugin e se c’è l’interesse nell’utilizzare anche in futuro lo strumento sviluppato e quindi nel monitorare le reti sentieristiche in questo modo.

TEMPISTICHE

Tempistiche previste: 12 mesi.

COSTI E COPERTURE

Si prevedono essenzialmente:

  • costi per il supporto nella fase di sviluppo Python e rilascio del nuovo Plugin (estensione) di QGIS: 1500 Euro.

  • Rimborsi spese nelle eventuali fasi di rilevamento dati GPS (che possono anche non rientrare nel progetto, dato che si appoggerà alla Banca Dati di OpenStreetMap) in particolar modo sul campo e per gli spostamenti logistici dei soci che collaborerebbero alla realizzazione di questo progetto. Stima max: 500 Euro.

STIMA COSTI TOT: Euro 2000.

CONCLUSIONI

Il Progetto è ambizioso ma le sue potenzialità applicative sono notevoli, così come la sua fattibilità. Credo che il punto di forza è che si partirebbe da un software che è già stato sviluppato e in buona parte e che è funzionante. Si tratterebbe poi di utilizzare solo tecnologia Open-source, idem per i dati. Il risultato finale sarebbe anch’esso di libero accesso e favorirebbe maggiormente la digitalizzazione e l’alfabetizzazione digitale di Genova. Ritengo inoltre che possa essere uno strumento innovativo nella corsa di Genova verso l’obiettivo smart-City, dato che poter monitorare e progettare i sentieri in modo digitale e informatizzato significa dover utilizzare molte meno risorse economiche, che altrimenti vengono sprecate, per ottenere una maggiore efficienza. Se si pensa inoltre alla problematica situazione ambientale e paesaggistica in cui la Città di Genova stessa si ritrova (si veda l’eccessivo processo di cementificazione perpetuato negli scorsi decenni con il conseguente e inevitabile grave danneggiamento dei corsi d’acqua provenienti dalle varie Valli e quindi l’innalzamento smisurato della pericolosità di instabilità di pendii e versanti, gli stessi che spesso e volentieri sono attraversati dai sentieri o vie che collegano i vari paesini – ALLUVIONI DI GENOVA 2011 e 2014), vedo in questo applicativo un modo efficace e innovativo per la sua messa in sicurezza, oltre che riqualificazione.

 

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Andrea Gagna 6 anni 9 Answers 2244 views 0
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Laura Loschi
Editor
5 anni fa

Ciao Andrea!
anche questo bellissimo progetto.
mi sa però che hai sbagliato categoria, non dovrebbe stare sotto “mappatura”?

Pietro Biase
Admin
5 anni fa

Ciao Andrea, complimenti è davvero un bel progetto… però anche io sono d’accordo con Laura. Secondo me il progetto va categorizzato come “Mappatura” o – al limite – “Interventi per il territorio”.
Quindi in breve per portare a termine il progetto servirebbe un programmatore Python (che si può stimare di cercare sul mercato con un effort di spesa di 500€ circa) + un’altra persona con competenze simili alle tue per la mappatura remota? È corretto?

Deborah Cocco
Deborah Cocco
5 anni fa

un bel progetto davvero. A suo tempo anche il WWf voleva fare qualche cosa di analogo.
Per renderlo secondo me apprezzato bisognerebbe fare un grosso lavoro sui gruppi appassionati. altrimenti rischia di non trovare un grande seguito, che ne dite?